Edito da TraccEdizioni, Gavorrano (Gr), 2005, 123 p.
L’opera di Guy Debord, la mente dell’Internazionale Situazionista, trova i suoi elementi di formazione nella militanza lettrista; ne ha fatto parte nel 1951 e nel 1952, anno in cui ha fondato per scissione l’Internationale Lettriste. L’autrice prosegue nel testo l’assunto tracciato con la ricostruzione storica dell’I.S. nel suo libro “L’estetico il politico†del 1977. Insieme a una storia analitica del Lettrismo, fondato a Parigi nel 1946 nell’ambito della cultura di sinistra da Isidore Isou, profugo rumeno come Cioran, Jonesco e Tzara, per la prima volta sono messe in luce e approfondite le radici lettriste delle tesi situazioniste. Nel progetto globale arte-vita, Guy Debord ha sviluppato importanti temi lettristi, dal ruolo sociopolitico dei giovani che sfocierà nel Maggio ’68, alla trasformazione dell’architettura in antiarchitettura nell’Urbanisme Unitaire, alle teorie del détournement, della derive e della psicogeografia già surrealiste, fino alla disintegrazione della struttura filmica. Il Lettrismo di Isou, la più longeva delle avanguardie storiche e tuttora attiva, basata sulla decostruzione del linguaggio ridotto al sistema delle lettere e dei segni, sul disfacimento della forma e sulla pittura trasformata in poliscrittura, ha anche influenzato il minimalismo concettuale dell’arte contemporanea
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Fonte: Lemaquis.noblogs.org