Oggi manifestazione promossa dalle Rete delle lotte ambientali: lâallargamento di autostrada e tangenziale creerĂ a meno di quattro chilometri dal centro âunâinfrastruttura stradale piĂč larga di piazza Maggioreâ. Critiche al progetto anche dal chimico Vincenzo Balzani e dal climatologo Luca Mercalli. Intanto, prolungata lâallerta smog per tutta lâEmilia e Ravenna.
La Rete delle lotte ambientali bolognesi torna in piazza contro il Passante, con una âbiciclettata rumorosaâ partita nel primo pomeriggio di oggi da piazza dellâUnitĂ : alla manifestazione hanno partecipato âpiĂč di 700 personeâ, riferiscono gli organizzatori, segnalando che al termine della biciclettata Ăš stata inviata âuna lettera alla Commissione Europea che ha promosso lâiniziativa âClimate-neutral and smart citiesâ; noi vogliamo una cittĂ veramente capace di guidare la transizione climatica, e rinunciare allâallargamento del Passante per sviluppare modelli sostenibili locali e nazionali di mobilitĂ delle persone e delle merci Ăš il primo, imprescindibile passoâ. PerchĂš allargare il Passante di mezzo significa tradire il futuro di Bolognaâ, sostiene la Rete: âFra due giorni âĂš in programma la Conferenza dei servizi con allâordine del giorno lâapprovazione dellâallargamento del âPassante di mezzoâ di Bologna: il progetto, finanziato da SocietĂ Autostrade spa, prevede lâallargamento dellâattuale sistema autostrada tangenziale fino a 18 corsie, con una larghezza complessiva di quasi 70 metri. Bologna potrĂ cosĂŹ vantare di avere unâinfrastruttura stradale piĂč larga della sua principale piazza, piazza Maggiore, dalla quale il Passante dista meno di quattro chilometri. Ci sono tante ragioni per essere contro questo progetto, che abbiamo descritto in articoli e documenti che puoi trovare nei nostri siti internet. GiĂ oggi, questa infrastruttura causa, secondo gli stessi dati diffusi dallâamministrazione comunale, oltre il 40% del totale delle emissioni da traffico veicolare che si registrano in cittĂ , percentuale che secondo gli studi di progetto salirĂ al 50% dopo lâallargamento. In questi anni, comitati e cittadini hanno chiesto che venga effettuata unâindagine epidemiologica indipendente con il fine di verificare in che misura lâattuale infrastruttura Ăš responsabile di malattie e morti premature connesse allâinquinamento, e quali sarebbero le conseguenze di un ulteriore ampliamento, ma le istituzioni si sono sempre opposte affermando che valutare lâimpatto sulla nostra salute âfermerebbe i cantieriâ. Oggi, migliaia di bolognesi sono costretti a utilizzare lâautomobile per i propri spostamenti. Tuttavia, altre cittĂ dâEuropa ci insegnano che la qualitĂ della vita migliora laddove i cittadini siano messi nelle condizioni di spostarsi velocemente e in sicurezza con mezzi pubblici, bici, o a piedi. Investire due miliardi di euro in questa infrastruttura significa far crescere il traffico e il tempo che migliaia di persone perdono in automobile respirando smog e rischiando incidenti. Incentivare lâuso di automobili e mezzi pesanti, inoltre, Ăš inconciliabile con la transizione climatica indispensabile per garantire un futuro vivibile alle prossime generazioni. Allargare il Passante di mezzo significa tradire il futuro di Bologna. Unâingiustizia non diventa giusta dopo un voto. Per questo, vogliamo continuare a mobilitarci per fermare una scelta che devasta il nostro territorio, mette a repentaglio la nostra salute e compromette il futuro delle nostre figlie e dei nostri figliâ.
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In questi giorni, la Rete delle lotte ambientali ha segnalato anche unâintervista rilasciata a Napoli Monitor da Vincenzo Balzani, professore emerito dellâUniversitĂ di Bologna, chimico di fama internazionale e tra i fondatori del gruppo Energie per lâItalia. âSi dice che la soluzione che si Ăš adottata favorisce la transizione ecologica. Non Ăš veroâ, afferma Balzani. Il chimico âricorda nellâintervista- riporta la Rete- che pose il tema del Passante giĂ nel 2017, quando gli fu chiesto di far parte della commissione di esperti del Pums (Piano Urbano della MobilitĂ Sostenibile), ma che il sindaco in carica gli rispose che âgli accordi erano giĂ presiâ allora, ovvero cinque anni fa. E sottolinea che la soluzione approvata recentemente dal consiglio comunale, che prevede delle possibili mitigazioni e compensazioni in gran parte ancora da progettare, sia contro la transizione ecologica e non fornisca garanzie per la salute dei bolognesi: âNessuno â afferma il professore nellâintervista â Ăš in grado di valutare lâefficienza di eventuali opere di mitigazioneâ. Ma il vero tema che il professore mette sul tavolo del dibattito cittadino, regionale e nazionale Ăš quello della crisi climatica; citando i recenti report degli studiosi internazionali e le parole di allarme con cui lâattuale segretario delle Nazioni Unite Gutierrez ha affermato che âprocediamo sulla buona strada verso la catastrofe, Balzani chiede: âA tutte queste cose ci crediamo o non ci crediamo?â Condividiamo le parole del prof. Balzani, tra cui la necessitĂ di âpotenziare le ferrovie, che sono un mezzo di trasporto pubblico e funzionano con lâelettricitĂ â e, piĂč in generale, il trasporto collettivo e la mobilitĂ dolceâ.
Bologna for Climate Justice ha invece intervistato il meteorologo, climatologo, divulgatore scientifico e accademico Luca Mercalli. âĂ difficile pensare che delle strade per ospitare nuove autovetture possano essere un simbolo di transizione ecologica o energeticaâ, afferma Mercalli. âĂ un poâ come tagliare una gamba sana a una persona e dirle âma poi ti do una protesi titanioâ e dire che questa Ăš stata unâoperazione sostenibile; e il poveraccio dice âma guarda che la gamba era sana, me la tenevo volentieri comâera, la compensazione non mi ridĂ ciĂČ che ho persoâ: Nel caso dellâuso del suolo, nulla ci puĂČ ridare il suolo cementificato, e sappiamo che in Italia siamo ormai in una situazione drammatica e, soprattutto in Pianura Padana, il consumo di suolo deve essere assolutamente arrestatoâ, continua. âQuella di allargare il Passante Ăš, secondo Mercalli, unâoperazione non coerente con la dichiarazione dâemergenza climatica del Comune di Bolognaâ, scrive Bologna for Climate Justice, sottolineando che âil climatologo ricorda che, âquando parliamo di crisi climatica e ambientale, oggi la parola dâordine Ăš quello che non bisogna fareâ: tra queste, il climatologo afferma che non bisogna assolutamente âagevolare ulteriormente il traffico automobilisticoââ.
Nel frattempo, anche questa volta si prolunga lâallerta smog scattata giovedĂŹ: le previsioni Arpae sulle concentrazioni di polveri sottili non si attenuano nei prossimi giorni e ora anche in Romagna lâaria volge al peggio, di conseguenza le misure emergenziai sono prorogate fino a domani per tutta lâEmilia e anche a Ravenna.
Fonte: Zic.it