Da giorni la Turchia di Erdogan ha ripreso l’offensiva nei confronti del Kurdistan, in particolare colpendo le basi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan nel nord dell’Iraq e nel nord est della Siria. Da giorni le operazioni aeree e terrestri si susseguono con l’obiettivo di proseguire l’attacco nei confronti dell’esperienza del confederalismo democratico, dell’autodeterminazione del popolo curdo e delle sue forme organizzative. In questa fase, la guerra in Ucraina assume un ruolo non ininfluente nella scelta di Erdogan di avanzare con i bombardamenti, il tutto sotto silenzio a livello internazionale e con il sostegno di Barzani.
Ne abbiamo parlato con Jacopo, compagno internazionalista.
Fonte: Radioblackout.org