
Vigilia dell’ennesimo sciopero generale in Francia, il decimo, contro la riforma delle pensioni del governo Macron approvata con il famigerato articolo 49.3 senza discussione in Parlamento. Già questa mattina si registrano blocchi a poli logistici e industriali: blocco del polo logistico Saint-Isidore a Nizza e blocco del Louvre a Parigi tra i piu’ eclatanti, ma anche i consueti blocchi alle rotonde indette dall’ìintersindacale in ogni angolo del paese.
Mentre per domani, martedi 28 marzo, l’operazione “citta’morte” che invita a bloccare le infrastrutture delle grandi citta’ fara’ un salto di qualita’. Saranno coordinate azioni a Rennes, Nantes, Caen, Brest, Lorient, Vannes e Saint Nazaire, di fatto sara’ tentato un blocco autostradale e ferroviario di tutta la Francia occidentale.
La zona nel fine settimana è stata oggetto di scontri violentissimi, in particolare sabato scorso, con diversi mezzi della polizia incendiati nella cornice di una mobilitazione che ha visto scendere in piazza diversi movimenti contro la privatizzazione dell’acqua e i grandi bacini idrici che prosciugano le falde. Circa 30mila persone hanno partecipato alle azioni lanciate dal movimento francese Les Soulèvements de la Terre tra cui una delegazione di attivisti e attiviste arrivate dall’Italia.
Gli organizzatori, il sindacato dei contadini Confederation Paysanne, il collettivo delle associazioni Bassines non merci e il movimento ambientalista delle Rivolte della Terra denunciano 200 manifestanti feriti di cui 40 in modo grave e tre molto gravi: una donna di 19 anni, un uomo di 27 e un altro uomo di 30 che sarebbe in coma vittima di un trauma cranico.
Federica di Rise Up 4 Climate Justice dei Centri Sociali del Nord-Est.Ascolta o scarica
Fonte: Radiondadurto.org