
A partire dall’articolo sul tema dell’emergenza casa e delle fitte esecuzioni di sfratti dal titolo “Il diritto alla casa in Italia non esiste” a firma di Diletta Bellotti, giovane attivista e divulgatrice romana, abbiamo approfondito la situazione di grave crisi abitativa in cui versa il nostro paese.
Un esempio è il numero (7 milioni, cioè il 25% del totale) di edifici inutilizzati, di abitazioni vuote o abbandonate rispetto a chi cerca o necessita di una casa, di chi è in lista e attende da tempo l’accesso a una casa popolare.
In Italia c’è chi un’abitazione non ce l’ha, chi non può permettersene una propria o chi rischia lo sfratto perchè non riesce più a pagarla. Sono infatti oltre 5 milioni le persone che versano in povertà assoluta, circa il 10% del totale. “Nel 2005 era il 3% della popolazione”, sottolinea Diletta Bellotti.
Nel nostro paese l’effetto dell’impoverimento sociale, dell’aumento del costo della vita e della precarizzazione, è stato al contrario l’incremento di esecuzione degli sfratti. Dopo lo stop momentaneo nel 2020 causato dalla pandemia, a partire dal 2021 sono risalite le esecuzioni e le richieste di sfratto, arrivando nel solo 2022 a 150 mila richieste.
Cosa accade in questo nuovo anno? “Il 2023 inizia con una nuova stagione di sfratti e impoverimento sociale”, come ci spiegano ai nostri microfoni l’autrice dell’articolo su L’Espresso Diletta Bellotti e Simone del comitato di Sant’Ermete di Pisa. Ascolta o Scarica.
Fonte: Radiondadurto.org