Marzo 27, 2023
Da Radio Onda D'Urto
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ISRAELE: SCIOPERO E PROTESTE CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. GOVERNO NEL CAOS

Israele nel caos sulla riforma della giustizia, voluta da Netanyahu per evitare di finire in galera, a seguito dei processi per corruzione che lo riguardano. Il presidente israeliano Isaac Herzog chiede al primo ministro Netanyahu di fermare la riforma della giustizia che “indebolisce il sistema giudiziario: abbiamo assistito a scene difficili”. Ieri Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant, del Likud, reo di aver chiesto di congelare la riforma giudiziaria che sta spaccando Israele e preoccupa persino l’esercito.

Proteste nel Paese con scontri anche nelle piazze e 600mila persone mobilitate. Alle 13 italiane nuova manifestazione davanti al Parlamento, dove dovrebbe parlare Netanyahu. Intanto sciopero immediato dei dipendenti all’aeroporto internazionale di Tel Aviv: tutti gli aerei sono a terra. Il potente sindacato unico israeliano ha annunciato lo sciopero generale per le prossime ore, ma si sono già fermati in modo spontaneo ospedali, commercio, scuole, università, porti e trasporti.

Uno stato di sollevazione che ha costretto il premier a presentarsi stamattina in Parlamento.  Doveva parlare alle 9.30 in Italia, ma non è ancora intervenuto: l’ala di ultradestra della sua coalizione, infatti, minaccia di fare cadere il governo se la riforma dovesse essere bloccata. Uno stallo, insomma, con Netanyahu tra 2 fuochi: da un lato piazze, Presidenza della Repubblica ed esercito: dall’altra gli alleati fascisti dei coloni, decisivi per avere la maggioranza in Parlamento.

La corrispondenza di Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto da Gerusalemme. Ascolta o scarica




Fonte: Radiondadurto.org