La crisi del mercato dell’energia e delle filiere di produzione sono solo un sintomo di un male più profondo. Decenni di logistica istantanea, just-in-time, al cuore del capitalismo moderno. Ma si può ancora delegare la sopravvivenza di interi settori alle prestazioni sempre più scadenti della grande filiera mondiale?
Questi limiti della logistica e della produzione delle merci gli discutiamo con Nicolò Cuppini del collettivo di ricerca Into The Black Box.
Un mondo che cambia anche nella sua composizione di lavoratori dove le persone richiedenti asilo stanno ingrossando le fila della forza lavoro impiegata nei poli della logistica. Simbolo di questo cambiamento è connessioni precarie e coordinamento migranti di bologna.
diIl racconto di questo spaccato di lavoratori e lavoratrici supera il vittimismo con cui spesso ci si approccia alle storie dei migranti per provare a collettivizzare la forza di queste esperienze di lotta. Ne parliamo con Giorgio Grappi
Fonte: Radioblackout.org