
Il 30 marzo del 1998, un quarto di secolo fa, moriva Primo Moroni. Cameriere dopo aver lasciato la scuola, ballerino notturno ed esperto di danza classica. Sempre allegro intellettuale eretico, innovatore culturale e punto di riferimento nazionale, con la sua libreria Calusca, per un largo spettro di militanti delle varie sinistre, punk, e ribelli metropolitani.
Nato nel 1936, figlio di emigranti toscani, nel 1971 fonderà la libreria Calusca, nel quartiere Ticinese di Milano: libreria che dal 1992 sarà stanziale dentro al Centro Sociale Conchetta.
Primo Moroni è stato attento ascoltatore delle radio libere, e soprattutto di quelle di movimento. Sin dai primi vagiti di Radio Onda d’Urto è stato interlocutore importante, spesso ai nostri microfoni. Intervistato sia dalla redazione milanese che da quella bresciana. In Calusca la radio era molto spesso sintonizzata sui 98.00 mhz, ancora oggi la nostra frequenza di Milano.
Nella sua Calusca sono nati comitati internazionalisti, e non, sono nate le riviste Primo Maggio, Decoder e Mille Piano. Dalla Calusca uscivano libri che andavano nelle mani dei detenuti che chiedevano di rompere la norma del carcere con una lettura.
Primo Moroni, è stato quindi tante cose, e tra le tante è stato autore di libri, oltre che libraio. Uno su tutti è quello scritto a quattro mani con Nanni Balestrini, “L’Orda D’Oro” testo fondamentale nel racconto dei movimenti sociali, operai e studenteschi d’Italia (SugarCo Edizioni, 1988, poi ristampato da Feltrinelli nel 1997).
Sul quel libro lo stesso Moroni dirà: “quando nel 1987 io e Balestrini, con l’aiuto prezioso di Sergio Bianchi, iniziammo a scrivere L’Orda d’oro eravamo alla vigilia del ventennale del Sessantotto. Dalla stampa apprendevamo che erano in preparazione molti libri sul medesimo argomento. Per la gran parte si trattava di “memorie” soggettive di protagonisti più o meno importanti della stagione di lotte […] Non ci soddisfaceva però la sensazione che il ricordo, la celebrazione (già di per sé un brutto termine) si sarebbero mossi tra una specie di imbalsamazione di quelle vicende storiche e una demonizzazione che tendeva a separare i “buoni” dai “cattivi”. Spartiacque di questa separazione sarebbe stata, secondo queste interpretazioni, la questione dell’uso della violenza. Una banalità in sé, perché un conflitto durato almeno dieci anni e che aveva coinvolto centinaia di migliaia di soggetti sociali non poteva essere ridotto nell’ambito angusto del supposto giudizio etico da dare sulle forme di lotta“.
Le ricerche, gli studi e la volontà di Primo Moroni creare un centro studi hanno permesso, nel 2002, di aprire l’Archivio Primo Moroni:una delle più importanti fonti storiche sui movimenti italiani dagli anni ’60 in poi.
A 25 anni dal 30 marzo 1998, Radio Onda d’Urto ripropone e aggiorna la trasmissione speciale realizzata per Primo Moroni nel ventennale della scomparsa, con estratti audio dai nostri archivi (e non solo) e le voci di Tiziana Villani, Sergio Bologna, Sandrone Dazieri, Frank Cimini, Marco Philopat, Tommaso Spazzali e Paolo del Centro Sociale Conchetta. Ascolta o scarica
Fonte: Radiondadurto.org