Il giorno 16.07.2022 si sono riuniti, in via telematica, delegazioni di lavoratori del settore aereo europeo (Spagna, Italia, Francia e Portogallo) di organizzazioni sindacali appartenenti alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e Lotta, per discutere della situazione esplosiva che sta caratterizzando il settore in questa fase post pandemica, intesa come fine delle restrizioni e lock down.
Partendo dal fatto che ci troviamo ancora in piena pandemia con una nuova ondata di contagi e morti in tutta Europa, il settore aereo è ripartito a grande velocità non appena sono state soppresse le restrizioni, con una percentuale di voli e passeggeri trasportati che supera i dati dell’estate del 2019, aumento che sta generando un caos generale in tutti i principali aeroporti.
Sono già migliaia i voli cancellati dalle principali compagnie major e low cost e tanti altri sono stati annullati per le settimane a venire : solo Lufthansa ha cancellato più di 5000 voli per questa estate e l’aeroporto di Heathrow ha posto un limite massimo di passeggeri al giorno. In ogni aeroporto si riscontrano ritardi, cancellazioni, lunghe file e centinaia di bagagli smarriti con un forte rincaro del costo dei biglietti dovuto anche alla crisi energetica.
Tutto ciò è il risultato della gestione capitalista della crisi pandemica del settore, in cui l’unico obiettivo è stato preservare i profitti delle grandi multinazionali, mentre per i lavoratori e le lavoratrici del settore hanno riservato solo cassa integrazione (erte, lay-off, chômage partiel), licenziamenti, precarietà e forti tagli ai salari, facendo trovare il settore impreparato per la ripartenza dei voli, con gli organici insufficienti in tutti gli aeroporti e nelle compagnie, con condizioni di lavoro inaccettabili sia per chi ha continuato a lavorare, sia per chi vorrebbe iniziare a lavorare nel settore.
Tali condizioni stanno creando una situazione esplosiva con diverse mobilitazioni in vari aeroporti europei, anche attraverso iniziative spontanee da parte di lavoratori e lavoratrici come avvenuto ad Amsterdam e Bruxelles. Importanti gli scioperi che stanno vedendo protagonisti i lavoratori e le lavoratrici delle compagnie low cost (Ryanair, EasyJet, Vueling, Transavia, ecc) anche con giornate unitarie di sciopero (25 giugno, 17 luglio) in Italia, Francia, Portogallo e Belgio.
La situazione del settore aereo in Italia, Francia, Spagna e Portogallo vede la medesima situazione con un sottorganico diffuso in tutti i settori, tagli ai salari, aumento della precarietà e flessibilità che sta rendendo insostenibili le condizioni di lavoro anche per il deterioramento delle condizioni climatiche, generando un peggioramento del servizio ai passeggeri.
Un duro attacco lo hanno subito le compagnie Tap e Alitalia alle prese con una dura ristrutturazione imposta dalla UE : la compagnia portoghese ha imposto ai lavoratori un taglio del salario fino al 45% pur di ottenere finanziamenti dalla Commissione europea e la società Ground Force (Handling terziarizzato di Tap) ha dichiarato insolvenza ; Alitalia invece è stata totalmente cancellata dalla storia e sostituita dalla nuova nano-compagnia Ita Airways che ha licenziato 5000 lavoratori nonostante una dura e lunga lotta diretta dalla Cub Trasporti e dal Comitato Tutti A Bordo.
In Francia, Air France sta beneficiando dei finanziamenti del governo (7 miliardi) e dell’aumento delle tariffe dei biglietti e sono incorso diverse lotte però divise tra di loro, che vedono protagonisti sia il personale navigante di Transavia (low cost di Air France) che i lavoratori aeroportuali dei vari scali, importante è stato lo sciopero del 1° luglio all’aeroporto di Roissy. In Spagna invece sono in corso importanti mobilitazione di piloti e assistenti di volo delle compagnie low cost EasyJet e Ryanair.
Alla fine della riunione si è proposto di organizzare un nuovo incontro online più ampio, anche in preparazione di un incontro in presenza da calendarizzare quanto prima, nel tentativo di allargare il gruppo di discussione e intervento nel settore aero a partire dal sostegno incondizionato a tutte le lotte che si stanno animando negli aeroporti europei.
Fonte: Laboursolidarity.org